Allora... ecco a voi lo STRAdettagliato racconto del concerto di sabato 2/12!!!
Allora...inizio col raccontarvi PERCHE’ sono andata a quel concerto. Dunque, posso anche confessarvelo, non sono una grande ascoltatrice di musica, della serie che va a periodi e che i periodi hanno una percentuale molto minima sulla durata dell’anno. In genere ascolto di tutto, beh oddio, di tutto rimanendo nel largo ambito del rock+/rock-... Lungi da me la robaccia pop o il rap (house e hardcore non le nomino nemmeno
).
Come ho conosciuto gli Iron Maiden? Beh, diciamo che è anni che so chi sono, ma ho preso in mano il primo cd in un tempo fa relativamente recente (fate un’annetto e mezzo). Sottolineo che, essendo le mie finanze alquanto limitate, non ho MAI comprato un loro cd, facendomeli prestare per mesi, masterizzandoli o copiandoli da internet... beh, nonostante questo ammetto di essere ancora una grande ignorante sul gruppo e sulla sua storia, ma mi sto applicando sulla discografia (coming soon, promesso!)
Ok, detto ciò, mi era arrivata qualche settimana prima la voce che girava che quel weekend loro sarebbero stati in Italia, a due passi (quasi) da casa mia, e che un mio amico sarebbe venuto su da Rovigo per andarli a vedere... Fortunato, gli ho detto, ma immaginatevi come ci sono rimasta quando due settimane dopo, esattamente al venerdì sera, mi vedo piovere questo biglietto dal cielo: un suo amico si è ammalato e non può raggiungerlo, avanza un posto... se voglio posso andare..!
La mia reazione è stata un VOLO! Ma non avevo fatto i conti con le possibilità logistiche e con i miei genitori; il concerto sarebbe finito verso mezzanotte, ed a quell’ora i treni non ci sono più, come diavolo avrei fatto a tornare a casa? In più mia madre e mio padre mi hanno smontato due minuti dopo con un secco NO, così che all’inizio avevo quasi rinunciato.
Sabato mattina, a scuola... le mie compagne di classe muoiono di invidia, e mi inculcano nella mente un’idea fissa: “è un SACRILEGIO avere un posto dentro ad un concerto del genere e non andarci!!” Così aizzata, a pranzo torno alla carica e riesco a smuovere un attimino i pareri di mamma e papà, della serie il NO è stato scomposto in tutte le sue varie sfaccettature –è pericoloso, c’è brutta gente, è lontano, con chi ci vai, eccetera. Sottolineiamo la quantità di balle che ho dovuto raccontare per rassicurarli! Tenete conto che in realtà la gente che mi aveva invitato non l’avevo mai incontrata... L’ho detto ai miei solo la domenica...
Nonostante i miei più permissivi, rimaneva ancora il grande problema del ritorno, ma mi è piovuto un altro aiuto dal cielo: un mio amico, che avrò visto una volta in vita mia e che conoscevo da pochissimo, dice che sabato sera è già in giro a Sesto e che non ci metterebbe niente a riportarmi indietro in macchina da Assago... basta, ho eliminato anche i miei rimorsi sul far stare mamma in pensiero, ho tirato su un paio di jeans e in 10 minuti ero fuori casa, le mie finanze in tasca, appena in tempo per il treno delle 3:20.
Solito tran-tran di Milano, scendi a Cadorna dal treno e acchiappa la Metrò... Inizia a vedersi sulle banchine e nelle carrozze gente vestita in modo diverso, colori scuri, capelli lunghi, eccetera. Mi si è chiuso lo stomaco dall’eccitazione, non ero mai stata prima a un concerto così importante, e non vedevo l’ora, il sangue a poco a poco si è convertito in adrenalina! Arrivo a Famagosta e mi trovo coi miei amici, e le mie dita si chiudono finalmente sull’agoniato biglietto piovuto dal cielo, dopo mesi e mesi che erano esauriti.
Siamo pressati sul marciapiede dei pullman in un gruppo di metallari, che anziché diminuire mentre le navette li portano via, sembrano continuare ad aumentare; iniziamo a temere di non riuscire a prenderne una, e rincorriamo la seconda, viaggiando coi polmoni compressi peggio che sul mio treno per andare a scuola delle 7:20. Il clima è meraviglioso, tutti ridono e scherzano con tutti, anche se non li si conosce, sanno tutti di avere i medesimi motivi di essere lì e di trovarsi con gente come loro... L’atmosfera rimane uguale anche in coda, eravamo abbastanza avanti, eravamo lì dalle 4:40 e i cancelli aprivano alle 6:00. Metà del parcheggio del Datchforum era trasformato in un megastore che vendeva magliette con la scritta IRON MAIDEN in tutti i caratteri possibili, e la stessa scritta si leggeva addosso a chiunque.
Alle 6 e mezza riusciamo ad entrare, un buonissimo orario, considerata tutta la coda che c’era dietro di noi... passiamo la perquisizione senza danni e dall’eccitazione le scale del forum le saliamo correndo! Esitazione su dove sedersi.. Perché restare sugli spalti? E’ ancora tutto mezzo vuoto, e riusciamo piazzarci a 10 metri dal palco, contro al muro della pista. Seduti per terra, mentre scattavamo foto aspettando che arrivasse l’ora...
La prima a cantare è la figlia del bassista degli Iron Maiden con un suo gruppo. Brava, forse un po’ in stile Avril Lavigne... Pausa prima che iniziamo a scaldarci con l’entrata strascenografica dei Trivial, che ci mettono un po’ più di tempo a sloggiare, mentre tutti urlavano “IRON” a coro da stadio senza sosta..! Finalmente, alle 9:20, le luci si oscurano un’altra volta... Io e i miei amici schizziamo al centro della pista, riuscendo a guadagnare ancora qualche buonissima posizione... Loro ci tengono sulle spine per un sacco di tempo, in cui non facevamo altro che urlare chiamandoli, rispondendo ai cori, saltando..!
Finalmente l’entrata... la prima canzone è stata devastante per il pubblico, TUTTI quelli in pista si sono ridotti di volume del 50% nel tentativo di pressarsi contro il palco!! Ho preso tante di quelle botte, ne ho anche date, saltavamo, urlavamo, avevo il panico di perdere i miei amici là dentro... x fortuna non è successo, e dopo un poco si riusciva di nuovo a mantenere l’equilibrio senza aggrapparsi a 3 persone, così finalmente ci siamo goduti il concerto.
Fear of the dark, Two minutes to midnight... Un enorme carro armato sbucato verso la fine, da cui si è alzato un Eddie alto tre metri vestito da soldato che girava per il palco puntandoci addosso quegli occhi a lampadine rosse... stratosferico... Le luci, creavano degli effetti che non mi sarei mai, MAI sognata... E c’erano loro... toccavo il cielo con un dito, e mi continuavo a dire ci sono anch’io qua in mezzo, ce l’ho fatta, sono con loro..!!
Per i miei gusti è finito troppo presto, erano le 11:10 appena. Ma due ore passate così, in un lampo... Tutta la sera senza mangiare, accogliendo quell’unica bottiglietta d’acqua come fossimo in un deserto, in mezzo al sudore di dodicimila persone, in una nebbia di fumo che contribuiva alla scenografia tant’era evidente... in piedi, a saltare e gridare e cantare... sono uscita dal forum a malapena reggendomi sulle gambe, assordata, affamata, assetata, piena di lividi, grondante di sudore, DISTRUTTA!! Ma era un sacco di tempo che non mi sentivo realizzata così...
Beh ragazzi, vi metto un bel file ZIP con un po’ di foto. Sperando che moriate tutti d’invidia, un salutone e un abbraccio...
^^Chiara
digilander.libero.it/Earendil.Calime/ConcertoIronMaiden.zip