Post by Ancalagon Il Nero on Oct 25, 2006 19:31:20 GMT 2
Parliamo un pò del famosissimo gruppo che ha infiammato e continua ad infammare la scena della musica con il suo potente Heavy Metal,gli [glow=red,2,300]Iron Maiden[/glow]
L'inizio
Fu fondato dal bassista Steve Harris, già nei Gypsy's Kiss e negli Smiler.
Gli Iron Maiden si sono formati all'interno della New Wave of British Heavy Metal, e contribuiscono al suo pieno sviluppo. Ispirati da Wisbone Ash, Jethro Tull, UFO e Deep Purple, hanno sin dall'inizio influenzato moltissimi generi, stili e gruppi.
Fino ad ora sono stati realizzati, sotto il nome Iron Maiden: 14 album in studio, 7 raccolte, 7 album dal vivo.
Nonostante i loro dischi abbiano uno stile tutto loro e imparagonabile, c'è qualcosa che accompagna la band in ogni uscita: la mascotte della band, Eddie, sempre presente nelle copertine dei dischi e nei concerti, creato dal grafico Derek Riggs. Eddie inizialmente aveva la forma di una maschera teatrale, ma che col tempo assunse una forma antropomorfa, adattandosi via via al contesto dei vari album. Molto rinomata è l'immagine di Eddie travestito da soldato, che regge una bandiera lacera della Gran Bretagna. Il nome completo della primissima mascotte era "Eddie The Head" (Edward T. H. fu poi il nome che comparve sulla cover di "Live After Death") e viene dal seguente racconto:
« Eddie nacque senza braccia, senza corpo e senza gambe. Solo una testa. Ma malgrado questo tenue difetto di nascita, i suoi genitori gli volevano molto bene e gli facevano molti regali, come cappelli e roba del genere. Così il giorno del suo sedicesimo compleanno, i genitori si imbatterono in un medico, che gli assicurò di poter dare ad Eddie un corpo. Raggianti di felicità, i genitori tornarono a casa e chiamarono Eddie, per dirgli che stavano per fargli il più bel regalo di sempre: per tutta risposta Eddie fuggì via (come?) urlando "Oh, no! Non un altro dannato cappello!" ».
Steve Harris, leader e fondatore degli Iron, aveva in progetto di diventare calciatore professionista, ma la passione per la musica lo portò a suonare il basso (anche se inizialmente avrebbe preferito la batteria, strumento che dovette scartare per la mancanza di spazio a casa sua). Grazie a questa decisione, il giovane Harris si lasciò alle spalle il calcio e cominciò a suonare prima nei Gypsy's Kiss, poi negli Smiler. Quindi diede vita agli Iron Maiden.
Con molta esperienza soprattutto nel settore live, dove creavano da soli degli effetti speciali fatti in casa (come ad esempio, ai loro concerti al Marquee di Londra), i Maiden che già avevano il materiale per un album registrarono l'omonimo Iron Maiden (1980), da subito di successo.
Si ritrovarono poi in tour, entusiasmando e creando dietro di loro una folta scia di fans in delirio ad ogni loro esibizione; durante il British Steel Tour furono gruppo spalla dei Judas Priest, ottenendo così un'esposizione molto vasta ad un pubblico di fans dell'heavy metal. Inoltre, nel resto dell'Europa fecero da supporto ai Kiss (suonando per la prima volta in Italia, a Milano e Genova).
Tornati dal tour, iniziarono i lavori per il secondo album Killers (1981), che segna una notevole maturazione nella tecnica e nella produzione, questa affidata a Martin Birch: grazie a lui si ebbe un miglioramento nelle registrazioni studio. Nella band entrarono anche Adrian Smith, amico d'infanzia di Dave Murray, e già chitarrista del gruppo dagli albori; così uscì un nuovo album ed iniziò un nuovo tour mondiale, in cui furono headliner in Europa e Giappone, e opening act negli Stati Uniti.
Per Killers furono scritte solo la title track e "Murders In The Rue Morgue", dato che come per Iron Maiden, le canzoni furono composte negli anni precedenti.
In quel periodo, però, la voce di Paul Di'Anno subiva gravi danni (oggi permanenti, per quanto egli porti tuttora in tour con una sua band le composizioni maideniane di allora) dati dal grande abuso di alcol, fumo e altre droghe, rischiando di rovinare l'intero tour, cosa che fece con le ultime date, quando il gruppo si trovò costretto a rimandare le ultime tappe.
Già da un pò, comunque, erano al lavoro per trovare un altro vocalist; nel 1981, al Reading Festival, una band di nome Samson (la stessa che partecipò alla NWOBHM) riscossero successo di pubblico grazie anche al vocalist Bruce Dickinson (o Bruce Bruce o Air Raid Siren, quest'ultimo dato al college, quando all'età di 18 anni, durante una performance, incrinò una sfera di vetro che faceva da lampadario con un acuto alquanto incisivo - benché questo non sia mai stato provato: infatti difficilmente soprani (donna) riescono ad incrinare in condizioni molto particolari cristalli di bicchieri molto sottili; risulta improbabile quindi l'affermazione, benché abbia contribuito a rendere illustre il personaggio) che da showman quale era, con la sua voce venne subito proclamato come nuovo vocalist della Vergine di Ferro.
La separazione dal gruppo di Paul e, in seguito, di Clive, fu dettata dalla stanchezza di essere in tour quasi sempre: il contratto per tre album strappato da esordienti alla EMI, e i risultati che in poco tempo proiettarono gli Iron ai primi posti delle classifiche di vendita in Inghilterra, incitarono il manager Rod Smallwood a impegnarsi per una serie lunghissima di concerti. Per Dennis Stratton, che contende gli assoli e i riff di Dave sul primo album, si trattò invece di divergenza musicale, vista la pesantezza del metallo in questione. In una recente intervista, Dennis, Paul e Clive hanno rievocato quelle esperienze, ammettendo di non aver rimorsi.
Nel 1982 uscì così l'album di intermezzo tra i primi due e gli altri, con un sound nuovo, arricchito, e ancor più vario con le capacità vocali di Bruce, The Number of the Beast, a tutt'oggi ritenuto tra i più importanti del Metal e del Rock in generale. La recitazione di un versetto dall'Apocalisse all'inizio della title track, e la ripetizione di "six-six-six" nel ritornello, si chiarifica nelle interviste che Steve e Bruce rilasciano ai giornalisti: il loro non è satanismo ma, a discernere anche dall'analisi di tutto il testo, la canzone e' stata ispirata da un film e da un sogno fatto da Steve, scosso e ipnotizzato da una visione notturna. Più in generale, borchie, jeans, chioma fluente sono i caratteri dei giovani dei suburbi, che inseguono libertà nell'esprimersi senza rientrare nelle etichette. Il numero della bestia (che non è calcolabile) è un'allegoria del lato oscuro della natura umana. Nei live poi, la presenza mostruosa di Eddie (lo zombie che fa da mascotte) affratella gruppo e fans.
Lo stile graffiante del disco ha aperture melodico-epiche nelle canzoni "Hallowed Be Thy Name", con un testo che racconta degli ultimi momenti di un condannato a morte, e "22, Acacia Avenue", quest'ultima una canzone che riprende il motivo di "Charlotte the Harlot" del primo disco: <<conoscerai una ragazza che ti può insegnare anche più di quello che puoi imparare e, alla fine, la porterai con te, via dalla strada londinese del suo bordello>>. "The Prisoner" trae spunto da una serie televisiva inglese e, prima dell'inizio della musica, una voce risponde così ad un appello marziale: "non sono un numero, sono un uomo libero!".
Il nuovo tour mondiale, il The Beast On The Road, lo sostennero quasi totalmente da headliners (tranne negli Stati Uniti, dove fanno da supporto a Rainbow, Ozzy Osbourne e 38 Special), con gruppi spalla importanti; anche grazie a Dickinson e Smallwood (che hanno inoltre contribuito alla stabilità del gruppo), il gruppo riuscì a divenire ancora più dinamico e scatenato, con esibizioni teatrali molto più apprezzate che in precedenza.
Lo stile dei Maiden si stava forgiando, e il gruppo si addentrava sempre più in tematiche più mature, dalla religione alla cultura, dalla storia a tutto ciò che può essere composto.
I primi successi
La band si prese un periodo di riposo dal tour alle Bahamas, luogo di registrazione del seguente album Piece of Mind, che vide l'entrata in scena di Nicko McBrain, batterista dei Trust, dopo la defezione di Clive Burr. Un annedoto su di lui fa comprendere la serietà dei Maiden: un giorno Nicko arrivò prima di un concerto un po' ubriaco, e quasi rischiò il licenziamento dal gruppo. Infatti Steve Harris ci tiene al fatto che i ragazzi non assumano alcool o altro in gran quantità. Grazie alla laurea in storia di Dickinson, le canzoni divennero più impegnate ed introspettive, come in "Revelations", ove per esigenze di esecuzione live, Bruce arpeggia una chitarra nella parte lenta.
L'episodio musicato in "The Trooper" è la battaglia di Balaclava, con l'inutile sacrificio di Cardigan alla guerra di Crimea nel corso del 1854, ma il riferimento alla cavalleria si vede di più dal videoclip, che dalla copertina del singolo raffigurante Eddie come un fante, musicalmente contiene un magnifico intreccio tra Dave e Adrian nell'assolo centrale. Si aggiunse così ulteriore velocità,originalità e nuova impostazione tecnica, per questo album, con stile progressive. Furono poi nuovamente in tour con il World Piece Tour, riguadagnando altri consensi e spettatori.
Alle Bahamas registrarono anche il quinto album Powerslave, dalle tinte orientaleggianti. Ci fu ancora una volta cambio di stile, suono più aggressivo, pesante e ancora più veloce, ma comunque progressive e diverso dai precedenti. La lunghissima suite "The Rhyme of the Ancient Mariner" (La Ballata del Vecchio Marinaio) è una riuscita parafrasi del poema di Samuel Taylor Coleridge, il bardo romantico che traeva la sua ispirazione dall'intensa amicizia con i "poeti dei laghi", e da uno sconfinato amore per la natura. "The Duellists" è una canzone che descrive un duello, ed è ispirata dalla passione di Bruce per la scherma. "Aces High" ha un testo patriottico, e rievoca la battaglia sui cieli che durante il 1941 infuriò tra la Royal Air Force inglese e la Luftwaffe tedesca: in apertura dei concerti di quel periodo, si poteva ascoltare la registrazione dell'arringa radiofonica di Winston Churchill, che esortava a non cedere: "we will never surrender!"; "Two Minutes to Midnight" è invece nel testo polemicamente contro l'uso di ordigni nucleari, facendo riferimento alla guerra fredda e ai paesi che, dopo quest'ultima, cercavano di accaparrarsi le armi nucleari svendute dalle superpotenze (tra cui Cina e Russia).
Il World Slavery Tour (questo è il nome deciso per il tour mondiale) fu uno dei più lunghi mai fatti, di 11 mesi per più di 300 concerti. In più vi furono le partecipazioni a Rock in Rio da headliners (dove riunirono più di 300.000 fans in delirio) e alla Long Beach Arena, dove fu registrato Live After Death (1985).
Poi il gruppo volle prendersi un periodo di riposo, e dedicarsi alle rispettive famiglie. Nel 1986 incisero il primo di due concept album, più sperimentali. Con Somewhere in Time, i Maiden introdussero per la prima volta i sintetizzatori alle chitarre ed al basso, per un sound diverso ma sempre duro, mai abbandonando però quel progressive che si insidiò con Pieces of Mind. Questo nuovo disco tratta di temi futuristici, o che comunque spaziano nel tempo, come in "Alexander the Great", dove si narra la storia del grande imperatore macedone, l'unico a non perdere mai alcuna battaglia (tranne con la morte). Nell'artwork di copertina ci sono una moltitudine di riferimenti al pasato e al presente del gruppo: si trova l'insegna del Ruskin Arms (il "loro" pub dell'East End di Londra, teatro delle primissime esibizioni), e la strada si chiama "Acacia Avenue"; in alto a destra si vede Icaro che cade, a causa delle sue ali di cera(tratta da "Flight Of Icarus", Pieces Of Mind, 1983). Varie scritte sui palazzi come Long Beach Arena, Ancient Mariner Seafood Restaurant, 23:58 ("2 Minutes To Midnight"), Rainbow (il locale che ospitò i concerti testimoniati dal Live at the Rainbow ora ristampato in formato dvd), Aces High Bar, Marquee club, Phantom Opera house. Nel cartello luminoso che scorre al centro della copertina, c'è scritto: Latest Result: West Ham-Arsenal 7-0 (Steve Harris da ragazzo giocava nel West Ham, e tuttora ne è un gran tifoso). Il nuovo tour (SomeWhere On Tour) vide esibizioni sempre più grandi, effetti speciali, luci e fuochi d'artificio.
Dopo due anni, nel 1988 arrivò Seventh Son of a Seventh Son, che matura ciò che i Maiden avevano fatto con Somewhere in Time, secondo concept album, aggiungendo per la prima volta le tastiere, e aumentando l'influenza progressive. L'album tratta di un giovane profeta, con poteri appunto di chiaroveggenza, preso dal libro The Seventh Son di Orson Scott Card, il settimo figlio del settimo figlio: infatti secondo la legenda avrebbe avuto il potere di curare, della seconda vista, e sarebbe il prescelto come dice una strofa nella canzone "Seventh Son Of A Seventh Son". Un altra canzone molto progressive e anche molto veloce e potente è "Can I Play With Madness", che gli Iron avrebbero suonato in tutti i loro live seguenti.
Dai primi anni '90 ad oggi
Dopo un periodo di riposo, nel 1990 Adrian Smith uscì dalla band per intraprendere una nuova carriera solistica (pubblicherà il CD "Silver and Gold" sotto il nome di ASAP, Adrian Smith and Project), e subentrò il chitarrista Janick Gers, che già vantava collaborazioni con artisti come Ian Gillan.
Con la nuova formazione, il gruppo incise No Prayer for the Dying, un disco che, nonostante il successo nelle vendite, da critici e fan fu accusato di aver perso di spessore, vena creativa e tecnica rispetto alle uscite precedenti.
Nel 1992, ciò che era stato intrapreso con il vecchio album fu ripetuto con Fear of the Dark, dove si può sentire già un sound più scuro, per molti definito di culto, ma questo perché uscito dopo un album non molto stimato.
Bruce Dickinson già nel 1990 aveva ufficialmente avviato la propria carriera da solista, ed i legami con il gruppo (ovvero con Steve Harris) andavano sempre più incrinandosi, così dopo l'ultimo tour se ne andò per realizzare il suo sogno da solista.
La band così fu nuovamente in cerca di un vocalist e ne provò moltissimi, fra i quali anche Dougie White (che oggi canta per Yngwie Malmsteen). La scelta cadde su Blaze Bayley, giovane voce dei Wolfsbane, e sfornano nel 1995 The X Factor, più scuro forse non solo per i problemi del gruppo periodo, ma anche per il divorzio di Harris e la morte di suo padre.
Nel 1998 si arrivò a Virtual XI. L'album seguì la scia del predecessore, ma non pochi lo accusarono di carenza di tecnica, creatività e spessore lirico; dopo il tour per il disco, i Maiden si separarono da Bayley, e in sordina contattarono Dickinson.
Bruce, infatti, nel '99 ritornò come membro effettivo e unico solista, e portò con sè anche Adrian Smith.
Il gruppo così si ricompone come ai vecchi tempi, con in più Janick Gers; i Maiden ora dispongono di ben tre chitarre.
Quindi il 1999 segnò per la musica, ed in particolare nel metal, il ritorno degli Iron Maiden a consensi di pubblico pari a quelli prima del 1990. Ci fu il tour per la loro riunione, Ed Hunter, che li portò di nuovo in giro per tutto il mondo, preparandoli per il tour del prossimo album.
Così con tre chitarristi e Bruce di nuovo al microfono, registrarono nel 2000 Brave New World, album che riprese il progressive, giunto fino a Seventh Son of a Seventh Son.
Il ritorno in tour dei vecchi fasti venne ripreso in pieno, grazie anche alla performance al Rock in Rio, seguito da più di 250.000 fans.
Vi furono poi un'altra pausa e un nuovo tour, Give Me Ed... Till I'm Dead, che precedette il nuovo album Dance of Death (2003), diretto seguito del predecessore, maturato e progressive, incisivo con sfumature pescate direttamente dall'hard rock anni Settanta. Qui la "danza della morte" sembra essere presente in tutte le canzoni.
Nel 2005, per festeggiare i 25 anni dal primo album e i 30 dalla loro formazione, rilasciarono un nuovo singolo di Run To The Hills, dove ci sono dei pezzi dalla Brixton Academy del 2002 suonati per raccogliere fondi per l'ex batterista Burr, affetto da sclerosi multipla.
Verso la fine del 2004 lanciarono un DVD, The Early Days, dove c'è la storia del gruppo durante i primi quattro album; di supporto a questa uscita nel 2005, ci fu un tour apposito dove si esibirono su grandi palcoscenici, rapprensentanti la storia dei primi quattro album, e suonarono materiale che va da Iron Maiden a Piece of Mind.
Nell'agosto del 2005 uscì in doppia versione (CD e DVD) un live dal titolo Death on the Road. Contiene diverse canzoni registrate alla Westfallenhalle Arena di Dortmund, Germania, il 24 novembre 2003 durante il tour per Dance of Death.
Il 19 agosto dello stesso anno, i Maiden furono introdotti nel Guitar Center's Hollywood Rockfame dove, in una cerimonia pubblica, hanno lasciato le proprie impronte, proprio accanto ad altre celebrità come Eric Clapton, Lou Reed, Aerosmith, Van Halen, Carlos Santana ed altri grandi della musica, entrando così nella storia e lasciando un segno indelebile che venne a celebrare la carriera del gruppo.
Nel agosto del 2006 è uscito A Matter Of Life And Death, album che segue l'orma dei predecessori, con argomenti di elevato livello culturale e di spessore artistico, anche se con passaggi da molti ritenuti ripetitivi.
Il primo singolo, uscito ufficialmente il 14 agosto, è la canzone "The Reincarnation of Benjamin Breeg" (Murray/Harris).
L'album ha riscosso immediatamente un largo successo subito dopo la messa in vendita, il 25 agosto. Si parla di cifre esorbitanti per un gruppo heavy metal: in Finlandia il disco ha venduto 13.000 copie in pochissimo tempo, arrivando quasi a diventare disco d'oro; in Italia, in una sola settimana di vendita, ha raggiunto il primo posto in classifica. Il singolo ha raggiunto la prima posizione della classifica in più di 10 nazioni del mondo ed è entrato per la prima volta nella top ten americana degli album, nonostante non abbia avuto passagi radio e TV per via della lunghezza delle canzoni (la più lunga arriva a 9 minuti e 24 secondi).
La formazione odierna
Bruce Dickinson - voce
Dave Murray - chitarra
Adrian Smith - chitarra
Janick Gers - chitarra
Steve Harris - basso elettrico
Nicko McBrain - batteria
ringrazio wikipedia
L'inizio
Fu fondato dal bassista Steve Harris, già nei Gypsy's Kiss e negli Smiler.
Gli Iron Maiden si sono formati all'interno della New Wave of British Heavy Metal, e contribuiscono al suo pieno sviluppo. Ispirati da Wisbone Ash, Jethro Tull, UFO e Deep Purple, hanno sin dall'inizio influenzato moltissimi generi, stili e gruppi.
Fino ad ora sono stati realizzati, sotto il nome Iron Maiden: 14 album in studio, 7 raccolte, 7 album dal vivo.
Nonostante i loro dischi abbiano uno stile tutto loro e imparagonabile, c'è qualcosa che accompagna la band in ogni uscita: la mascotte della band, Eddie, sempre presente nelle copertine dei dischi e nei concerti, creato dal grafico Derek Riggs. Eddie inizialmente aveva la forma di una maschera teatrale, ma che col tempo assunse una forma antropomorfa, adattandosi via via al contesto dei vari album. Molto rinomata è l'immagine di Eddie travestito da soldato, che regge una bandiera lacera della Gran Bretagna. Il nome completo della primissima mascotte era "Eddie The Head" (Edward T. H. fu poi il nome che comparve sulla cover di "Live After Death") e viene dal seguente racconto:
« Eddie nacque senza braccia, senza corpo e senza gambe. Solo una testa. Ma malgrado questo tenue difetto di nascita, i suoi genitori gli volevano molto bene e gli facevano molti regali, come cappelli e roba del genere. Così il giorno del suo sedicesimo compleanno, i genitori si imbatterono in un medico, che gli assicurò di poter dare ad Eddie un corpo. Raggianti di felicità, i genitori tornarono a casa e chiamarono Eddie, per dirgli che stavano per fargli il più bel regalo di sempre: per tutta risposta Eddie fuggì via (come?) urlando "Oh, no! Non un altro dannato cappello!" ».
Steve Harris, leader e fondatore degli Iron, aveva in progetto di diventare calciatore professionista, ma la passione per la musica lo portò a suonare il basso (anche se inizialmente avrebbe preferito la batteria, strumento che dovette scartare per la mancanza di spazio a casa sua). Grazie a questa decisione, il giovane Harris si lasciò alle spalle il calcio e cominciò a suonare prima nei Gypsy's Kiss, poi negli Smiler. Quindi diede vita agli Iron Maiden.
Con molta esperienza soprattutto nel settore live, dove creavano da soli degli effetti speciali fatti in casa (come ad esempio, ai loro concerti al Marquee di Londra), i Maiden che già avevano il materiale per un album registrarono l'omonimo Iron Maiden (1980), da subito di successo.
Si ritrovarono poi in tour, entusiasmando e creando dietro di loro una folta scia di fans in delirio ad ogni loro esibizione; durante il British Steel Tour furono gruppo spalla dei Judas Priest, ottenendo così un'esposizione molto vasta ad un pubblico di fans dell'heavy metal. Inoltre, nel resto dell'Europa fecero da supporto ai Kiss (suonando per la prima volta in Italia, a Milano e Genova).
Tornati dal tour, iniziarono i lavori per il secondo album Killers (1981), che segna una notevole maturazione nella tecnica e nella produzione, questa affidata a Martin Birch: grazie a lui si ebbe un miglioramento nelle registrazioni studio. Nella band entrarono anche Adrian Smith, amico d'infanzia di Dave Murray, e già chitarrista del gruppo dagli albori; così uscì un nuovo album ed iniziò un nuovo tour mondiale, in cui furono headliner in Europa e Giappone, e opening act negli Stati Uniti.
Per Killers furono scritte solo la title track e "Murders In The Rue Morgue", dato che come per Iron Maiden, le canzoni furono composte negli anni precedenti.
In quel periodo, però, la voce di Paul Di'Anno subiva gravi danni (oggi permanenti, per quanto egli porti tuttora in tour con una sua band le composizioni maideniane di allora) dati dal grande abuso di alcol, fumo e altre droghe, rischiando di rovinare l'intero tour, cosa che fece con le ultime date, quando il gruppo si trovò costretto a rimandare le ultime tappe.
Già da un pò, comunque, erano al lavoro per trovare un altro vocalist; nel 1981, al Reading Festival, una band di nome Samson (la stessa che partecipò alla NWOBHM) riscossero successo di pubblico grazie anche al vocalist Bruce Dickinson (o Bruce Bruce o Air Raid Siren, quest'ultimo dato al college, quando all'età di 18 anni, durante una performance, incrinò una sfera di vetro che faceva da lampadario con un acuto alquanto incisivo - benché questo non sia mai stato provato: infatti difficilmente soprani (donna) riescono ad incrinare in condizioni molto particolari cristalli di bicchieri molto sottili; risulta improbabile quindi l'affermazione, benché abbia contribuito a rendere illustre il personaggio) che da showman quale era, con la sua voce venne subito proclamato come nuovo vocalist della Vergine di Ferro.
La separazione dal gruppo di Paul e, in seguito, di Clive, fu dettata dalla stanchezza di essere in tour quasi sempre: il contratto per tre album strappato da esordienti alla EMI, e i risultati che in poco tempo proiettarono gli Iron ai primi posti delle classifiche di vendita in Inghilterra, incitarono il manager Rod Smallwood a impegnarsi per una serie lunghissima di concerti. Per Dennis Stratton, che contende gli assoli e i riff di Dave sul primo album, si trattò invece di divergenza musicale, vista la pesantezza del metallo in questione. In una recente intervista, Dennis, Paul e Clive hanno rievocato quelle esperienze, ammettendo di non aver rimorsi.
Nel 1982 uscì così l'album di intermezzo tra i primi due e gli altri, con un sound nuovo, arricchito, e ancor più vario con le capacità vocali di Bruce, The Number of the Beast, a tutt'oggi ritenuto tra i più importanti del Metal e del Rock in generale. La recitazione di un versetto dall'Apocalisse all'inizio della title track, e la ripetizione di "six-six-six" nel ritornello, si chiarifica nelle interviste che Steve e Bruce rilasciano ai giornalisti: il loro non è satanismo ma, a discernere anche dall'analisi di tutto il testo, la canzone e' stata ispirata da un film e da un sogno fatto da Steve, scosso e ipnotizzato da una visione notturna. Più in generale, borchie, jeans, chioma fluente sono i caratteri dei giovani dei suburbi, che inseguono libertà nell'esprimersi senza rientrare nelle etichette. Il numero della bestia (che non è calcolabile) è un'allegoria del lato oscuro della natura umana. Nei live poi, la presenza mostruosa di Eddie (lo zombie che fa da mascotte) affratella gruppo e fans.
Lo stile graffiante del disco ha aperture melodico-epiche nelle canzoni "Hallowed Be Thy Name", con un testo che racconta degli ultimi momenti di un condannato a morte, e "22, Acacia Avenue", quest'ultima una canzone che riprende il motivo di "Charlotte the Harlot" del primo disco: <<conoscerai una ragazza che ti può insegnare anche più di quello che puoi imparare e, alla fine, la porterai con te, via dalla strada londinese del suo bordello>>. "The Prisoner" trae spunto da una serie televisiva inglese e, prima dell'inizio della musica, una voce risponde così ad un appello marziale: "non sono un numero, sono un uomo libero!".
Il nuovo tour mondiale, il The Beast On The Road, lo sostennero quasi totalmente da headliners (tranne negli Stati Uniti, dove fanno da supporto a Rainbow, Ozzy Osbourne e 38 Special), con gruppi spalla importanti; anche grazie a Dickinson e Smallwood (che hanno inoltre contribuito alla stabilità del gruppo), il gruppo riuscì a divenire ancora più dinamico e scatenato, con esibizioni teatrali molto più apprezzate che in precedenza.
Lo stile dei Maiden si stava forgiando, e il gruppo si addentrava sempre più in tematiche più mature, dalla religione alla cultura, dalla storia a tutto ciò che può essere composto.
I primi successi
La band si prese un periodo di riposo dal tour alle Bahamas, luogo di registrazione del seguente album Piece of Mind, che vide l'entrata in scena di Nicko McBrain, batterista dei Trust, dopo la defezione di Clive Burr. Un annedoto su di lui fa comprendere la serietà dei Maiden: un giorno Nicko arrivò prima di un concerto un po' ubriaco, e quasi rischiò il licenziamento dal gruppo. Infatti Steve Harris ci tiene al fatto che i ragazzi non assumano alcool o altro in gran quantità. Grazie alla laurea in storia di Dickinson, le canzoni divennero più impegnate ed introspettive, come in "Revelations", ove per esigenze di esecuzione live, Bruce arpeggia una chitarra nella parte lenta.
L'episodio musicato in "The Trooper" è la battaglia di Balaclava, con l'inutile sacrificio di Cardigan alla guerra di Crimea nel corso del 1854, ma il riferimento alla cavalleria si vede di più dal videoclip, che dalla copertina del singolo raffigurante Eddie come un fante, musicalmente contiene un magnifico intreccio tra Dave e Adrian nell'assolo centrale. Si aggiunse così ulteriore velocità,originalità e nuova impostazione tecnica, per questo album, con stile progressive. Furono poi nuovamente in tour con il World Piece Tour, riguadagnando altri consensi e spettatori.
Alle Bahamas registrarono anche il quinto album Powerslave, dalle tinte orientaleggianti. Ci fu ancora una volta cambio di stile, suono più aggressivo, pesante e ancora più veloce, ma comunque progressive e diverso dai precedenti. La lunghissima suite "The Rhyme of the Ancient Mariner" (La Ballata del Vecchio Marinaio) è una riuscita parafrasi del poema di Samuel Taylor Coleridge, il bardo romantico che traeva la sua ispirazione dall'intensa amicizia con i "poeti dei laghi", e da uno sconfinato amore per la natura. "The Duellists" è una canzone che descrive un duello, ed è ispirata dalla passione di Bruce per la scherma. "Aces High" ha un testo patriottico, e rievoca la battaglia sui cieli che durante il 1941 infuriò tra la Royal Air Force inglese e la Luftwaffe tedesca: in apertura dei concerti di quel periodo, si poteva ascoltare la registrazione dell'arringa radiofonica di Winston Churchill, che esortava a non cedere: "we will never surrender!"; "Two Minutes to Midnight" è invece nel testo polemicamente contro l'uso di ordigni nucleari, facendo riferimento alla guerra fredda e ai paesi che, dopo quest'ultima, cercavano di accaparrarsi le armi nucleari svendute dalle superpotenze (tra cui Cina e Russia).
Il World Slavery Tour (questo è il nome deciso per il tour mondiale) fu uno dei più lunghi mai fatti, di 11 mesi per più di 300 concerti. In più vi furono le partecipazioni a Rock in Rio da headliners (dove riunirono più di 300.000 fans in delirio) e alla Long Beach Arena, dove fu registrato Live After Death (1985).
Poi il gruppo volle prendersi un periodo di riposo, e dedicarsi alle rispettive famiglie. Nel 1986 incisero il primo di due concept album, più sperimentali. Con Somewhere in Time, i Maiden introdussero per la prima volta i sintetizzatori alle chitarre ed al basso, per un sound diverso ma sempre duro, mai abbandonando però quel progressive che si insidiò con Pieces of Mind. Questo nuovo disco tratta di temi futuristici, o che comunque spaziano nel tempo, come in "Alexander the Great", dove si narra la storia del grande imperatore macedone, l'unico a non perdere mai alcuna battaglia (tranne con la morte). Nell'artwork di copertina ci sono una moltitudine di riferimenti al pasato e al presente del gruppo: si trova l'insegna del Ruskin Arms (il "loro" pub dell'East End di Londra, teatro delle primissime esibizioni), e la strada si chiama "Acacia Avenue"; in alto a destra si vede Icaro che cade, a causa delle sue ali di cera(tratta da "Flight Of Icarus", Pieces Of Mind, 1983). Varie scritte sui palazzi come Long Beach Arena, Ancient Mariner Seafood Restaurant, 23:58 ("2 Minutes To Midnight"), Rainbow (il locale che ospitò i concerti testimoniati dal Live at the Rainbow ora ristampato in formato dvd), Aces High Bar, Marquee club, Phantom Opera house. Nel cartello luminoso che scorre al centro della copertina, c'è scritto: Latest Result: West Ham-Arsenal 7-0 (Steve Harris da ragazzo giocava nel West Ham, e tuttora ne è un gran tifoso). Il nuovo tour (SomeWhere On Tour) vide esibizioni sempre più grandi, effetti speciali, luci e fuochi d'artificio.
Dopo due anni, nel 1988 arrivò Seventh Son of a Seventh Son, che matura ciò che i Maiden avevano fatto con Somewhere in Time, secondo concept album, aggiungendo per la prima volta le tastiere, e aumentando l'influenza progressive. L'album tratta di un giovane profeta, con poteri appunto di chiaroveggenza, preso dal libro The Seventh Son di Orson Scott Card, il settimo figlio del settimo figlio: infatti secondo la legenda avrebbe avuto il potere di curare, della seconda vista, e sarebbe il prescelto come dice una strofa nella canzone "Seventh Son Of A Seventh Son". Un altra canzone molto progressive e anche molto veloce e potente è "Can I Play With Madness", che gli Iron avrebbero suonato in tutti i loro live seguenti.
Dai primi anni '90 ad oggi
Dopo un periodo di riposo, nel 1990 Adrian Smith uscì dalla band per intraprendere una nuova carriera solistica (pubblicherà il CD "Silver and Gold" sotto il nome di ASAP, Adrian Smith and Project), e subentrò il chitarrista Janick Gers, che già vantava collaborazioni con artisti come Ian Gillan.
Con la nuova formazione, il gruppo incise No Prayer for the Dying, un disco che, nonostante il successo nelle vendite, da critici e fan fu accusato di aver perso di spessore, vena creativa e tecnica rispetto alle uscite precedenti.
Nel 1992, ciò che era stato intrapreso con il vecchio album fu ripetuto con Fear of the Dark, dove si può sentire già un sound più scuro, per molti definito di culto, ma questo perché uscito dopo un album non molto stimato.
Bruce Dickinson già nel 1990 aveva ufficialmente avviato la propria carriera da solista, ed i legami con il gruppo (ovvero con Steve Harris) andavano sempre più incrinandosi, così dopo l'ultimo tour se ne andò per realizzare il suo sogno da solista.
La band così fu nuovamente in cerca di un vocalist e ne provò moltissimi, fra i quali anche Dougie White (che oggi canta per Yngwie Malmsteen). La scelta cadde su Blaze Bayley, giovane voce dei Wolfsbane, e sfornano nel 1995 The X Factor, più scuro forse non solo per i problemi del gruppo periodo, ma anche per il divorzio di Harris e la morte di suo padre.
Nel 1998 si arrivò a Virtual XI. L'album seguì la scia del predecessore, ma non pochi lo accusarono di carenza di tecnica, creatività e spessore lirico; dopo il tour per il disco, i Maiden si separarono da Bayley, e in sordina contattarono Dickinson.
Bruce, infatti, nel '99 ritornò come membro effettivo e unico solista, e portò con sè anche Adrian Smith.
Il gruppo così si ricompone come ai vecchi tempi, con in più Janick Gers; i Maiden ora dispongono di ben tre chitarre.
Quindi il 1999 segnò per la musica, ed in particolare nel metal, il ritorno degli Iron Maiden a consensi di pubblico pari a quelli prima del 1990. Ci fu il tour per la loro riunione, Ed Hunter, che li portò di nuovo in giro per tutto il mondo, preparandoli per il tour del prossimo album.
Così con tre chitarristi e Bruce di nuovo al microfono, registrarono nel 2000 Brave New World, album che riprese il progressive, giunto fino a Seventh Son of a Seventh Son.
Il ritorno in tour dei vecchi fasti venne ripreso in pieno, grazie anche alla performance al Rock in Rio, seguito da più di 250.000 fans.
Vi furono poi un'altra pausa e un nuovo tour, Give Me Ed... Till I'm Dead, che precedette il nuovo album Dance of Death (2003), diretto seguito del predecessore, maturato e progressive, incisivo con sfumature pescate direttamente dall'hard rock anni Settanta. Qui la "danza della morte" sembra essere presente in tutte le canzoni.
Nel 2005, per festeggiare i 25 anni dal primo album e i 30 dalla loro formazione, rilasciarono un nuovo singolo di Run To The Hills, dove ci sono dei pezzi dalla Brixton Academy del 2002 suonati per raccogliere fondi per l'ex batterista Burr, affetto da sclerosi multipla.
Verso la fine del 2004 lanciarono un DVD, The Early Days, dove c'è la storia del gruppo durante i primi quattro album; di supporto a questa uscita nel 2005, ci fu un tour apposito dove si esibirono su grandi palcoscenici, rapprensentanti la storia dei primi quattro album, e suonarono materiale che va da Iron Maiden a Piece of Mind.
Nell'agosto del 2005 uscì in doppia versione (CD e DVD) un live dal titolo Death on the Road. Contiene diverse canzoni registrate alla Westfallenhalle Arena di Dortmund, Germania, il 24 novembre 2003 durante il tour per Dance of Death.
Il 19 agosto dello stesso anno, i Maiden furono introdotti nel Guitar Center's Hollywood Rockfame dove, in una cerimonia pubblica, hanno lasciato le proprie impronte, proprio accanto ad altre celebrità come Eric Clapton, Lou Reed, Aerosmith, Van Halen, Carlos Santana ed altri grandi della musica, entrando così nella storia e lasciando un segno indelebile che venne a celebrare la carriera del gruppo.
Nel agosto del 2006 è uscito A Matter Of Life And Death, album che segue l'orma dei predecessori, con argomenti di elevato livello culturale e di spessore artistico, anche se con passaggi da molti ritenuti ripetitivi.
Il primo singolo, uscito ufficialmente il 14 agosto, è la canzone "The Reincarnation of Benjamin Breeg" (Murray/Harris).
L'album ha riscosso immediatamente un largo successo subito dopo la messa in vendita, il 25 agosto. Si parla di cifre esorbitanti per un gruppo heavy metal: in Finlandia il disco ha venduto 13.000 copie in pochissimo tempo, arrivando quasi a diventare disco d'oro; in Italia, in una sola settimana di vendita, ha raggiunto il primo posto in classifica. Il singolo ha raggiunto la prima posizione della classifica in più di 10 nazioni del mondo ed è entrato per la prima volta nella top ten americana degli album, nonostante non abbia avuto passagi radio e TV per via della lunghezza delle canzoni (la più lunga arriva a 9 minuti e 24 secondi).
La formazione odierna
Bruce Dickinson - voce
Dave Murray - chitarra
Adrian Smith - chitarra
Janick Gers - chitarra
Steve Harris - basso elettrico
Nicko McBrain - batteria
ringrazio wikipedia