Post by Theoden on Dec 16, 2006 15:56:39 GMT 2
la voce di edoras n10
di Giorgio "Ancalagon" ed Emanuele "Theoden"
E’ presumibile che Tolkien nel plasmare il suo ciclo letterario abbia preso spunto dalla storia antica o dalle leggende che si sono tramandate fino ai nostri giorni.
Testimonianza esemplare di questa tendenza, peraltro legittima se pensiamo alla mole sconfinata della sua opera, è il regime di affinità presente fra l’Impero Romano e il Regno di Gondor, e genericamente della stirpe dunedain nella Terra di Mezzo(da qui in avanti TdM). L’analisi parte a monte, ai primordi di queste due civiltà che nelle loro diverse “realtà” hanno ricoperto ruoli centrali e fondamentali. La prima analogia che tratteremo riguarda le origini e la discendenza: come sappiamo, Gondor deriva le proprie origini dall’antico regno numenoreano caduto per l’ira di Eru e inabissato per sempre, così anche i Romani faranno discendere i propri padri dall’eroe troiano Enea, sopravvissuto come gli esuli numenoreani alla distruzione della propria patria. Altro tratto che appare palesemente comune è la fondazione che per quanto riguarda Gondor avvenne per mano di due fratelli Isildur e Anárion, così come vuole fondatori di Roma la leggenda dei gemelli Romolo e Remo. Approfondendo il discorso intorno ai progenitori delle due stirpi vogliamo mettere in evidenza le caratteristiche parallele che troviamo tra Enea, figlio di Venere e Anchise e quindi di origini superiori o meglio divine; ed Elros, capostipite numenoreano, anch’ esso di origini superiori a quelle umane seppur non divine.
Anche le culture di questi due regni hanno tratti simili, i Romani acquisiscono la loro cultura dal mondo greco allo stesso modo i Dunedain fanno propri i canoni culturali degli Elfi, più specificatamente dei Noldor. A dimostrazione di ciò l’uso dell’Alto Elfico da parte dei regnanti numenoreani i quali affiancavano ai propri nomi appellativi in Quenya.
Troviamo anche analogie nella conformazione degli Stati e delle Città: Minas-Tirith, “Torre di Guardia”, costruita su sette anelli rispecchia l’edificazione di Roma sui sette colli (Aventino, Palatino, Quirinale, Cesio, Esquilino, Viminale, Campidoglio) come anche la vicinanza da parte della capitale gondoreana al fiume Anduin sembra ispirarsi a Roma ed alla sua posizione rispetto il fiume Tevere. Nell’architettura troviamo dei tratti facilmente connettibili nella struttura del Pantheon(Roma) con quella del tempio innalzato da Sauron a Numenor¹, ambedue vedono infatti una grossa cupola e un singolare foro alla sommità.
Politicamente accadde in tutti e due i casi che si arrivò alla divisione degli Imperi ed alla sopravvivenza dell’appendice più giovane sull’altra. Nel particolare Costantinopoli, ad Oriente, resistette per molti secoli a Roma, caduta nel 410 d.C. sotto i colpi dei barbari capitanati da Alarico; mentre Osgiliath, ad Oriente come la città sul Bosforo di cui abbiamo parlato appena poche righe sopra, rimane in forze quando Fornost e l’impero dunedain d’Occidente crolla irrimediabilmente. Infine, risulta similare all’uso dei federati lungo i confini dell’Impero Romano, il limes per i latini, lo sfruttamento dei Signori di Gondor di alcune tribù nomadi a presidio delle loro terre contro le minacce orchesse, tutt’altro che sporadiche nella TdM. L’esempio da citare è quello degli Eothed che guadagnarono la fiducia del Regno di Gondor fino a diventare alleati e addirittura ad avere come dono il Calenardhon,una marca appartenente alle terre soggette al dominio diretto gondoreano, dove poi sorse Rohan; e da allora gli Eothed vennero chiamati Eorlingas, dal nome del loro leader Eorl il giovane, oppure Rohirrim.
La tesi e le osservazioni che ci siamo proposti di analizzarvi non sono del tutto originale, alcuni punti della nostra trattazione derivano da altre composizioni saggistiche, da risorse in rete o da altre fonti. Questo nostro articolo vuole essere un rapporto complessivo, un resoconto del “già detto” sull’argomento che presenta comunque tratti peculiari e caratteristici.
¹Questa similitudine è ricavata dal saggio ”L’influenza dell’archeologia e della storia in Tolkien” di C.Scull
cosa ne pensate del nostro pezzo??
Parliamone...fateci sentire le vs opinioni.
di Giorgio "Ancalagon" ed Emanuele "Theoden"
E’ presumibile che Tolkien nel plasmare il suo ciclo letterario abbia preso spunto dalla storia antica o dalle leggende che si sono tramandate fino ai nostri giorni.
Testimonianza esemplare di questa tendenza, peraltro legittima se pensiamo alla mole sconfinata della sua opera, è il regime di affinità presente fra l’Impero Romano e il Regno di Gondor, e genericamente della stirpe dunedain nella Terra di Mezzo(da qui in avanti TdM). L’analisi parte a monte, ai primordi di queste due civiltà che nelle loro diverse “realtà” hanno ricoperto ruoli centrali e fondamentali. La prima analogia che tratteremo riguarda le origini e la discendenza: come sappiamo, Gondor deriva le proprie origini dall’antico regno numenoreano caduto per l’ira di Eru e inabissato per sempre, così anche i Romani faranno discendere i propri padri dall’eroe troiano Enea, sopravvissuto come gli esuli numenoreani alla distruzione della propria patria. Altro tratto che appare palesemente comune è la fondazione che per quanto riguarda Gondor avvenne per mano di due fratelli Isildur e Anárion, così come vuole fondatori di Roma la leggenda dei gemelli Romolo e Remo. Approfondendo il discorso intorno ai progenitori delle due stirpi vogliamo mettere in evidenza le caratteristiche parallele che troviamo tra Enea, figlio di Venere e Anchise e quindi di origini superiori o meglio divine; ed Elros, capostipite numenoreano, anch’ esso di origini superiori a quelle umane seppur non divine.
Anche le culture di questi due regni hanno tratti simili, i Romani acquisiscono la loro cultura dal mondo greco allo stesso modo i Dunedain fanno propri i canoni culturali degli Elfi, più specificatamente dei Noldor. A dimostrazione di ciò l’uso dell’Alto Elfico da parte dei regnanti numenoreani i quali affiancavano ai propri nomi appellativi in Quenya.
Troviamo anche analogie nella conformazione degli Stati e delle Città: Minas-Tirith, “Torre di Guardia”, costruita su sette anelli rispecchia l’edificazione di Roma sui sette colli (Aventino, Palatino, Quirinale, Cesio, Esquilino, Viminale, Campidoglio) come anche la vicinanza da parte della capitale gondoreana al fiume Anduin sembra ispirarsi a Roma ed alla sua posizione rispetto il fiume Tevere. Nell’architettura troviamo dei tratti facilmente connettibili nella struttura del Pantheon(Roma) con quella del tempio innalzato da Sauron a Numenor¹, ambedue vedono infatti una grossa cupola e un singolare foro alla sommità.
Politicamente accadde in tutti e due i casi che si arrivò alla divisione degli Imperi ed alla sopravvivenza dell’appendice più giovane sull’altra. Nel particolare Costantinopoli, ad Oriente, resistette per molti secoli a Roma, caduta nel 410 d.C. sotto i colpi dei barbari capitanati da Alarico; mentre Osgiliath, ad Oriente come la città sul Bosforo di cui abbiamo parlato appena poche righe sopra, rimane in forze quando Fornost e l’impero dunedain d’Occidente crolla irrimediabilmente. Infine, risulta similare all’uso dei federati lungo i confini dell’Impero Romano, il limes per i latini, lo sfruttamento dei Signori di Gondor di alcune tribù nomadi a presidio delle loro terre contro le minacce orchesse, tutt’altro che sporadiche nella TdM. L’esempio da citare è quello degli Eothed che guadagnarono la fiducia del Regno di Gondor fino a diventare alleati e addirittura ad avere come dono il Calenardhon,una marca appartenente alle terre soggette al dominio diretto gondoreano, dove poi sorse Rohan; e da allora gli Eothed vennero chiamati Eorlingas, dal nome del loro leader Eorl il giovane, oppure Rohirrim.
La tesi e le osservazioni che ci siamo proposti di analizzarvi non sono del tutto originale, alcuni punti della nostra trattazione derivano da altre composizioni saggistiche, da risorse in rete o da altre fonti. Questo nostro articolo vuole essere un rapporto complessivo, un resoconto del “già detto” sull’argomento che presenta comunque tratti peculiari e caratteristici.
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¹Questa similitudine è ricavata dal saggio ”L’influenza dell’archeologia e della storia in Tolkien” di C.Scull
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cosa ne pensate del nostro pezzo??
Parliamone...fateci sentire le vs opinioni.