Puntata n.3
Il nero cancello si ergeva in tutta la sua maestosità,ci vollero molti anni per costruirlo,mai metallo fu più offeso di tale forgiatura,condannato a contenere e a difendere un male oscuro e dilagante. Molte vite furono strappate via nell’opera di costruzione,il cancello esigeva il suo tributo,le anime ancora si aggirano attorno ai suoi enormi cardini,sono il monito di un passato sanguinario su cui si erge il dominio dell’unico occhio,rimangono ombre di un passato remoto costrette a vegliare sul cancello e su tutto ciò che vi ruota attorno,gli spettatori morti vengono chiamati.
Eliantes con le sue due spade,appendici di un corpo non più vivo,continuava a roteare e a elargire morte. I suoi movimenti erano rapidi e ritmati,muoveva i piedi in precise sequenze intervallate da bruschi cambi di direzione,lo stile del suo genitore,insegnatogli anni fà quando era in grado di tenere in mano a malapena una spada. Mentre combatteva ricordava gli insegnamenti del padre,il vecchio codice dei cavalieri perduti..difendi i deboli..libera gli oppressi…la verità è il tuo monito e la tua guida….parole vecchie come la memoria,vecchie come la vita…gli avrebbe ridato un significato….non era più Eliantes lo spettro….stava lentamente ritornando quello che era in vita…il generale Sarò di Gran Burrone…ribattezzato spirito libero dagli elfi che un tempo erano suoi amici.
Legolas e Haldir diedero man forte allo spettro…gli si appoggiarono alle spalle…erano incredibilmente calde…una forza ignota lo stava purificando;i possenti archi di bosco atro furono riposti,le lame eliche ricurve e finemente intagliate si incrociarono e diedero inizio ad una estenuante lotta.
Autior vegliava su Orikonie e Pinna..stavano radunando gli ultimi uomini rimasti…Eliantes,Haldir e Legolas erano accerchiati da innumerevoli orchi che parevano pulsare come un nugolo di orrendi insetti.
Le due leggiadre condottiere sfoderarono le loro spade e guidarono l’esercito in soccorso del trio…gli orchi erano in troppi e loro erano troppo pochi…il cuore batteva all’impazzata..se sarebbero morti quel giorno avrebbero fatto una gloriosa morte.
Una serie di soffici e dolci parole pervase nuovamente l’aria…Autor stringeva a se Nuprapthos..il suo bastone stillava un infinita serie di luci candide e danzanti..ognuna di esse attorniò ognuno dei suoi cavalieri..ripresero vigore benedetti dalla sua bianca magia…avrebbero resistito!.
Continuarono a combattere per un tempo che sembrava interminabile..nonostante tutto riuscivano ad avanzare imperterriti contro i confini chiusi di Mordor…la speranza era con loro.
Due corni vennero soffiati energicamente…il loro acuto suono distrasse anche il temibile Sauron che volse il suo sguardo ad ovest…due maestosi eserciti stavano marciando verso di lui.
Theoden e gli ultimi uomini del Mark e Thorin con i suoi fratelli nani…la loro marcia scuoteva il terreno….stavano arrivando!!
Il re di Rohan e i suoi uomini caricarono a cavallo e come le onde si infrangono sulla battigia i suoi cavalieri devastarono parte dell’esercito..un solo impatto e gli orchi scappavano a frotte.
Thorin sfregava la sua ascia con i suoi preziosi anelli da barba,era un rito strano che lo aveva accompagnato in ogni sua battaglia…la sua ascia,nonostante la pesantezza,guizzava rapida e sicura….qualsiasi cosa ne venisse a contatto dopo l’impatto la vita l’abbandonava all’istante.
Il nuovo esercito delle terre libere giunse così al nero cancello...i maestosi Ent e le nobili Aquile con grandi colpi e con pesanti massi fatti cadere dall’alto dei cieli riuscirono ad abbattere il cancello..Mordor era davanti a loro.
Mentre avanzava Orikonie intravide l’immagine sfocata di un giovane ragazzino..la salutava con la mano…..uno spettatore morto…distrutto il cancello anche la sua anima fù libera di avere pace…questa guerra doveva porre fine a molte cose.
I vapori sulfurei della terra nera rendevano disagevole l’avanzata del bene…l’Occhio di Sauron rivolse di nuovo la sua attenzione sul suo spettro traditore…tutto il suo odio era concentrato in quel malefico sguardo.
Un nuovo servitore oscuro fù liberato;non aveva le stesse doti in battaglia ma la sua crudeltà e la sua astuzia erano il pilastro della sua fama.
Morgomir era uno dei tanti nomi che soleva usare….la sua fedele e oscura cavalcatura lo guidò direttamente a capo dell’esercito nemico….già pregustava la vittoria.
Pochi orchi opponevano resistenza..solo gli stupidi Troll continuavano a opporsi all’avanzata della fiamma purificatrice..mentre avanzavano Autior osservava attentamente il volto di Eliantes…non gli era nuovo..gli sembrava di averlo già visto...ma il male ne aveva deformato i lineamenti...continuò ad osservarlo mentre avanzavano verso la Nera Torre.
Morgomir arrivò in tutto il suo terribile splendore..il suo fiato ansimante nascondeva qualcosa di terribile..si volse verso Eliantes e sfoderò la sua spada…...”Mostrami quanto vali, combatti come un uomo lurido traditore”….lo scontro incominciò i due spettri diedero fondo a tutte le loro energie…Eliantes era provato dagli scontri precedenti ma a testa alta continuava il combattimento.
Morgomir era anche lui un nobile guerriero…..il suo tridente era sentenza di morte per qualunque nemico…ma il suo avversario non era solito fare errori…..rimaneva concentrato fino alla fine.
Allora la meschinità e l’astuzia di Morgomir emersero….”Combatti proprio bene..ma non sei riuscito a proteggere la tua donna e la tua prole bastarda…nobile guerriero..sul tuo capo grava il sangue ben più rosso di quello di mille nemici uccisi in battaglia….la tua famiglia è morta per mano tua!”.
La verità sputata in faccia in questo modo…una piccola ditrazione e il tridente affondò nel suo fianco…..Eliantes boccheggiava….le armi di Mordor potevano ferirlo gravemente….guardava il suo avversario ridere di lui…volse uno sguardo al cielo e un unico grido riecheggiò…..”NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO”.
continua.......(a brevissimo ci sarà l'epilogo finale)